(Bindrune Recordings) Il black metal in America non è certo un genere semplice da far emergere, tra sonorità storicamente molto aggressive e tirate. Un genere che può essere tecnicamente ineccepibile o, per contro, essere completamente rivolto alla parte atmosferica. Certo, tra i due estremi ci possono essere numerose sfaccettature, eppure solitamente una delle due parti sovrasta l’altra. Questo però non è il caso degli Eave, dove un suono cacofonico viene sapientemente mischiato ad una controparte atmosferica. Sette tracce che sembrano uscite direttamente dalla prima ondata norvegese del black degli anni ’90, dove il suono risultante è oscuro e pesante, dalla lunghezza e dalla struttura contenute e funzionali a emozioni dirette e immediate. Un black che ormai non viene più suonato neanche nella sua patria natia, dove ci si orienta sempre più su sonorità pompate e pompose. Ecco, qui non si troverà quel tipo di black, ma le radici di un genere che per essere espresso appieno non può usare altro che non l’oscurità più buia.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10