(Ghost Label Record) Gli Egosystema si sono portati avanti con la propria anima artistica. I musicisti piemontesi passano dalla loro «commistione tra post grunge, echi nu metal ed heavy metal moderno sulla scia degli Alter Bridge, con i testi in italiano» (cito Matteo Piotto QUI) a un discorso vagamente prog sempre invischiato in sonorità rock e alternative. Il sound dei suddetti passa da un album all’altro attraverso un’elaborazione inattesa. Pur ricche di melodie, le chitarre degli Egosystema sono fragorose e sviluppano riff che possono variare tra il rock e il metal, il tutto in modo omogeneo, fino a rendere “Change Reality” un album organico e dai tratti moderni. Nessun calo di tensione nella musica e lo stile risulta ben definito da momenti energici alternati a situazioni ampiamente melodiche, in un alternarsi delle parti che non gioca su modalità semplici. Al di là degli ottimi raddoppi ritmici tra batteria e chitarre, i momenti neo-prog si evidenziano anche per le tastiere, di Davide Cristofoli, che sottolineano i passaggi esemplari o aggiungono un aspetto cinematic alle canzoni. Ottimi gli assoli di Luca Birocco, i quali si accostano al rock più che al metal. In realtà questo secondo album dei vercellesi è un ibrido di cose, di materia sonora e di idee che sviluppano arrangiamenti sempre accattivanti. “You and Me” si distingue per la sua connotazione da ballad affatto strappacuore, anzi ha la sua energia. “No Remorse” è il brano più ambizioso, per via della sua struttura, e al contempo riuscito. Tutti bravi però, anche Riccardo Lorenzini, voce capace di misurarsi con diversi stili e alzando e abbassando le tonalità con sicurezza. Se “Dentro il Vuoto” era un «un debutto davvero valido», “Change Reality” è la conferma e forse anche qualcosa in più da parte degli Egosystema.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10