(Argonauta Records) Una malinconica intro fatta di chitarre acustiche ci introduce all’album degli Electric Age, combo americano e fiero portabandiera di una musica tutta a stelle e strisce. Si perché se imbastardisci il doom, il grunge, lo stoner e il rock sudista ottieni un potente distillato di tutto quello che la musica americana ha donato al metal negli ultimi trent’anni. Il suono è quello potente e rozzo del doom e del grunge, la voce invece ricorda molto il cantato pulito del rock psichedelico anni settanta. Ma gli accordi e le melodie sono decisamente heavy rock, a cominciare dall’uso massiccio e roccioso della chitarra elettrica. La sensazione, peraltro piacevolissima, è quella di rivivere in un unico disco tutta la storia dei generi alternativi americani. La produzione si assesta su livelli buoni (questo genere di produzioni comunque non necessita mai di chissà quali ritocchi in studio), mentre a livello stilistico troviamo una compagine di artisti ispirati ed affiatati. Bella prova davvero.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10