(Buil2kill Records) Scorrendo i titoli delle canzoni di “Freak” ne spuntano alcuni in netta sintonia con quello dell’album. Per esempio “Merrick”, ovvero Joseph Merrick che venne definito ‘l’uomo elefante’ a causa della sua deformità, oppure “Edward Mordrake”, personaggio di dubbia esistenza e che leggenda vuole avesse due volti nel proprio capo. Tuttavia nell’ottica della band i freak non sono soltanto coloro che nascono con deformità, ma sono ben altri mostri che abitano nella realtà attuale. Chi è vittima di certe situazioni, come in “Piccolo Mio”, o desidera amplessi particolari, come in “Erotica”. Diversi temi, dieci, tutti orientati a costruire un circo di situazioni distrubate e disturbanti, carburate da un vero e proprio muro sonoro eretto da riff e ritmi poderosi. Gli Eleim manifestano un’assonanza con i Pantera, sprigionando un thrash metal impostato con ingenti dosi di groove e brevi cenni hardcore; il tutto è sinonimo di potenza e dinamismo per un impatto granitico. Merito anche del cantato in italiano che porta a riflettere su quanto espone nei testi. La voce di Joe Eleim srotola racconti, descrive, urlando con forza e modulando ogni impeto testuale, riuscendo a dare una profonda interpretazione alle parole. Per il resto della band invece esistono momenti musicalmente dinamici, dove emergono soluzioni affatto grossolane, come in “Danza Macabra”, uno dei punti migliori dell’album. Aggiungendo anche qualche assolo ben calibrato, “Freak” è una secchiata d’acqua gelata tanto riesce a scuotere, sommando parole e musica in un turbinio di suoni e parole. In italiano poi, perché basta saperla usare la nostra lingua per poterla cantare bene.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10