(Punishment18 Records) Debut album per i toscani Emberstar, nati tra il 2017 ed il 2018 per mano del cantante Jacopo Terzaroli ed il chitarrista Raffaele Muscatiello, i quali avevano già suonato insieme tra il 2001 ed il 2004 nella thrash metal band Earquake. I due da subito hanno composto svariati pezzi e registrato un demo che poi non è mai stato pubblicato, fino a quando nel 2020 il batterista Michelangelo Mattei ha raggiunto la formazione, spingendo i due fondatori a collaborare nella scrittura di nuove composizioni. Il puzzle si completa con Leonardo Bellavista, produttore e proprietario dei Void Studio, il quale, oltre a produrre la band, entra in line up in veste di bassista. “Dialogue with the Outside” è un ottimo esempio di thrash metal moderno, ricco di influenze che spaziano dal metal tradizionale allo speed metal, con buoni cambi di tempo e sporadiche sfuriate death/black. Un brano che mette in mostra tutte le sfaccettature della band è sicuramente “Drugs Give, Drugs Take It Away”, aperto da un arpeggio ipnotico e distorto, prima di un riff sostenuto ed oscuro, con la voce di Terzaroli che si fa drammatica, rabbiosa e declamatoria allo stesso tempo, ricordando in maniera vivida quella del compianto Warrel Dane, mentre il drumming nel break centrale richiama lo stile di Dave Lombardo. “Hexarch” è thrash a stelle e strisce, a metà strada tra Megadeth e primi Forbidden, tra riff ‘grattugiati’ e deliziosi passaggi techno thrash che si interrompono verso la fine, con un arpeggio acustico che da il via ad un crescendo di rabbia il quale trova il culmine nel blast beat finale. Un debutto maturo, ottimamente suonato e prodotto, per una band che ha tutte le carte in regola per farsi largo nell’affollata scena thrash metal mondiale.

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10