(Non Serviam Records) Si sono formati oltre dieci anni fa, hanno mosso i primi passi discografici con un EP solo nel 2022 e, finalmente, ora concepiscono un vero album, il quale rappresenta il vero e proprio debutto. Niente di nuovo, anzi, ma tanto di buono, di molto buono: la band olandese, infatti, butta altra benzina sulla fiamma di un black metal efferato, aggressivo, seppur capace di aperture melodiche molto coinvolgenti, senza dimenticare parentesi ritmiche travolgenti. Furibonda, ma con un’evoluzione esaltante, “Black Mass”; favoloso quel senso di ansia, quello spingere verso un’esuberanza rocambolesca su “Death March”; interessante l’imprevedibilità di “Darkness Awaits”. Particolarmente oscura “Black Flames Of Blasphemy”, irresistibile la progressione catchy di “Messenger Of Satan”, a tratti teatrale l’incisiva “Punishment In Hell”. Tematicamente, c’è l’intero ventaglio di blasfemia che ci si aspetta, che si vuole aspettare, che si pretende di ottenere: satanismo, oscurità, anticristianesimo, devastazione, devozione totale per la via delle tenebre, per il sentiero della mano sinistra.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10