(Century Media Records) Rapida escalation per gli americani Enforced, i quali si sono formati circa quattro anni fa, pubblicando poi il debutto nel 2019 ed ora, in occasione del secondo album, eccoli alla corte della Century Media! Thrash metal. Ma anche crossover. Qualcosa di hardcore. Spruzzate di death metal: ma ha veramente senso cercare un’etichetta? Questi Enforced non inventano assolutamente nulla e nella loro musica non c’è niente che non sia già stato suonato da Slayer, Metallica, Exodus, Sodom o Testament… tanto per citare i nomi più noti… ma… c’è un ‘ma’. Anzi, molti ‘ma’. Questo disco uscito ora potrebbe essere stato pubblicato anche negli anni ’80 o ’90… ma si rivelerebbe comunque quello che è oggi: una mazzata pazzesca! Quei riff che seducono e provocano headbanging senza controllo, quelle linee vocali tutt’altro che amichevoli, quegli shred di chitarra, quei bending all’estremo che portano le sei corde a urlare come forsennate. “The Doctrine” è death, è thrash, è musica palesemente cattiva. L’attacco di “UXO” sembra uscire da un disco dei primi Sodom, mentre il rocambolesco drumming crea un tappeto di devastazione senza ritegno, con le chitarre che imperversano fino a quel mid tempo tellurico. “Beneath Me” ha una durata punk, ma una violenza thrash d’altri tempi, mentre “Malignance” diffonde un’aura maligna oltre che massacrare con riff cinici e crudeli. La lunga title track offre più varianti, più ricercatezza, più dettagli tecnici… ma alla fine dei conti è un altro brano che non ama prendere prigionieri. “Curtain Fire”, di scuola Slayer/Exodus, ha un sound mostruosamente classico che la rende meravigliosamente efficace. C’è qualche ulteriore dettaglio death sulla cadenzata “Hemorrhage”, mentre non oso immaginare cosa possa generare tra il pubblico la cavalcata assassina di “Blood Ribbon”… non appena ci restituiranno i concerti. “Trespasser”, infine, chiude il disco in moto brutale, nervoso, tutt’altro che pacifico! Dietro una copertina di Joe Petagno (Motörhead, Sodom, Vader, ecc…), ogni maledetto brano di questo album offre attacchi brutali, assalti senza rispetto, linee vocali tumultuose e quasi immancabilmente dei break down che sono un inno ai breakdown stessi: mid tempo assassini, giri di chitarra che ti si attorcigliano attorno al collo, onde sonore che muovono, smuovono, scuotono… cambi di tempo che stimolano la sudorazione. Assieme ai cileni Nuclear questi ragazzi sono il thrash di oggi, le nuove leve, la vecchia scuola che ritorna rifiutando di morire; una nuova gioventù, una nuova era… una nuovo culto da professare solamente con riti a base di headbanging, stage-diving e pura manifestazione del caos!

(Luca Zakk) Voto: 9,5/10