(United Guttural) Forse qualcuno ha ben presente gli Enthrallment, provenienti da un paese che non è certo un fulcro del metal europeo, cioè la Bulgaria; io non conoscevo gli Enthrallment, ma approfondirò il discorso su questa band. “People from the Lands of Vit” è la certezza sulle qualità di Plamen Bakardzhiev (voce), Vasil Furnigov (chitarra), Andrey Gegov (chitarra), Rumen Pavlov (bassista), Ivo Ivanov (batterista), ovvero musicisti che hanno le idee ben chiare su come tirare su del death metal estremo e brutale; c’è tecnica e una predominanza old style, in questo terzo album che mette in scena un sound spaccaossa, cattivo e cavernoso. Le chitarre di Furnigov e Gegov sono cupe e tese a generare riff assurdamente feroci e vibranti, ottima la prestazione di Ivo Ivanov alla batteria, peccato però che sia stata triggerata e impostata nei suoni da cani! “People from the Lands of Vit” è una furia fulminante, eseguita attraverso una serie di pezzi che vanno da una durata di poco superior ai 2’ fino ai 3’ e mezzo, con l’eccezione di “Unholy Diviners”, di oltre 5’. Essere  coincisi, letali, serpenti indiavolati e malefici che sputano veleno e mordono con aggressività. Questo è l’essere degli Enthrallment, meschina macchina da guerra che vive di riffs ibridi, tra i primi Death, i Cannibal Corpse, le più colossali atrocità dei Morbid Angel, ma i bulgari sono molto più brutali e assassini. Alcune canzoni si ripetono nello schema esecutivo, ovvero riff introduttivo con annesso sostegno della batteria, blast beat tiratissimi, bridge con variazione dei tempi e ripresa dell’inferno. Però il tutto funziona perché è l’espressione di un death metal davvero estremo e fatto da suoni densi, cupi e atroci. “People from the Lands of Vit” è un album per estremisti e magari per coloro inclini ad una violenza espressiva e carica di personalità. La cover si intitola “Hell” ed è un’opera del bulgaro Stefan Stefanov.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10