(Argonauta Records) “Campi rossi del nulla”. Traduzione dalla lingua eccelsa definita da Stephen King nella serie “La Torre Nera”. I campi rossi del nulla nel centro dei quali si erge la torre nera. La torre nera che è anche un punto di riferimento, qualcosa che sta al centro… un orientamento globale… esattamente come lo stoner per queste dodici tracce, lo stoner che è il principale orientamento degli svizzeri Ephedra i quali mescolano moltissime influenze per dare vita ad un coinvolgente album strumentale. Lo stoner è decisamente la radice: le chitarre sono potenti, grazze, ipnotiche… ma l’intricata trama che sta attorno, quella distesa rossa ai piedi alla torre, è particolare, mai univoca, mai ovvia, mai scontata. E sempre dannatamente geniale. Canzoni potenti, ricche di fantasia e tecnica. “Vicious Circle” apre atmosferica, oscura ma in qualche modo dolce. Pesante “Bad Hair Day”, ma anche con progressioni melodiche molto eccitanti. Provocante “Mother Stone”, sognante “Cornfield Disaster”, ricca di dettagli blues e southern la fantastica “Metamorphosis Calypso”, canzone che lascia spazio pure a delle teorie funky. Epica e sognante “Coco Mango Soup”, aggressiva e melodica “Happy Threesome”, molto southern “Road Trip”, mentre “Southern Love” lo è proprio in maniera deliziosamente spudorata. Davvero, lo stoner rivisto e corretto e strettamente strumentale. Una vera traduzione dello stoner stretto ed ortodosso, da un genere pesante e grezzo verso un qualcosa di melodico, coinvolgente, ricco di influenze e capace di essere infinitamente trascinante, energeticamente avvincente.

(Luca Zakk) Voto: 9/10