copephyra(Autoproduzione) Vengono da Como gli Ephyra, e questo “Journey” è il loro debutto sulla lunga distanza dopo un demo di ben 4 anni fa. La formazione lombarda, come si può capire già guardando la copertina, si dedica a un power/death/folk ricco di tematiche fantasy (quello che io mi ostino a chiamare ‘Battle Metal’), un genere oggi in decadenza (e per quel che mi riguarda aggiungerei ‘purtroppo’). Dopo un’intro pomposa, “…to the Realm” predilige atmosfere folk/death che, anche grazie allo screaming di Francesco Braga, contrappuntato dalla voce di Nadia Casali, ricorda più di tutti i Suidakra. “Laws of the Elves” mescola diverse atmosfere, partendo come una folk ballad e concludendosi su un tappeto di synth; “Cold Pain” ha pure quei malinconici toni celtici che di certo non dispiacciono. La titletrack è il pezzo che invece mi ha ricordato di più le trame agguerrite e indiavolate degli Equilibrium, anche se gli Ephyra, che si autoproducono, non hanno per forza di cose lo stesso sound così pieno e potente. L’anima più giocosa della band si esprime nello strumentale “Hunter’s Dance”; si chiude con “Heresy”, un pezzo più complesso e sfumato, che comunque non rinuncia alla compresenza di potenza e melodia. Possiamo magari chiamare “Journey” un disco acerbo, e credo che i nostri dovrebbero migliorare soprattutto la gestione delle due voci; ma non posso dire che mi sia dispiaciuto.

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10