(Cruz Del Sur Music) La voce di una delle realtà doom metal più importanti del mondo, i Trouble di Chicago, cioè Eric Wagner ci ha lasciato il 22 agosto scorso all’età di 62 anni. Già autore di “Highdead Vol. 1” nel 2015, questo album solista è l’ultima raffigurazione artistica di Wagner. Nel 2017 il cantante aveva chiesto a Dave Snyder, batterista e chitarrista, con militanza nei Blackmsith e proprio nei Trouble, di scrivere con lui qualcosa che portasse appunto a “In The Lonely Light Of Mourning”. La lavorazione dura quattro anni e coinvolge altri componenti di Trouble, Blackfinger e The Skull. Ognuno di essi ha dato un contributo e alla fine “In The Lonely Light Of Mourning” arriva a un risultato compiuto, concreto. Ognuno dei partecipanti ha dato il suo impulso con riff, arrangiamenti, melodie, assoli. Ogni cosa è servita per costruire una canzone e nelle pieghe dei testi forse sopravvive la consapevolezza di Eric Wagner che per lui era dietro l’angolo il tratto finale della propria esistenza. Le parole celebrative contano il giusto e possono diventare un atto scontato, dunque posto il dispiacere per la perdita di un grande artista del genere, resta da discutere di “In The Lonely Light Of Mourning” che è comunque un album fantastico. Le melodie si insinuano come marce malinconiche ma andanti, le chitarre scivolano tra assoli fitti di feeling riff eleganti e poderosi. L’eleganza, la fluidità e quel tono imponente quanto segnato dal mood settantiano, con le dovute influenze che si porta dietro, sono meravigliosi. Una menzione per “If You Lost All” perché non ha nulla a vedere col doom e Dave Snyder alle pelli, insieme a Timm Reeves al basso e Brian Gaona al violoncello, ricamano attorno alla voce di Wagner un inno di mesta solitudine. La title track è dolcemente funerea quanto epica, mentre è solenne l’opener “Rest In Place”. Negli otto pezzi c’è tutta la grandezza di Wagner e l’abilità di chi lo ha aiutato a costruire questo ottimo e indimenticabile album.

(Alberto Vitale) Voto: 10/10