(No Remorse Records) Conobbi questa band un paio di anni fa, in Norvegia, al Beyond The Gates (report QUI, foto-set QUI) e rimasi impressionato dal quella furia guerrafondaia che scatenarono sul palcoscenico. All’epoca il loro debutto “The Armor of Ire” era già in giro da un pezzo pertanto è ora un piacere sentire cosa hanno da dire, o forse da urlare, a quattro anni di distanza dal precedente lavoro. Rispetto alla violenza del palco (i brani della scaletta erano ovviamente presi dal debutto e da un successivo EP), gli Eternal Champion del 2020 sono più riflessivi, forse più oscuri… anche se il loro power metal glorioso, ma stregato, minaccioso e con tendenze sanguinarie di matrice vichinga continua ad essere eccitante, pulsante, travolgente… oltre che ricco di ottimi riff, eccitanti assoli e linee vocali piene di orgoglio. Dietro questa fantastica copertina firmata dal grande Ken Kelly (“Destroyer” dei Kiss, “Rising” dei Rainbow e “Kings of Metal” dei Manowar), ovvero un artwork che non può non far emozionare tutti gli amanti dei classici del metal e del doom, le otto tracce scorrono con impeto e poca voglia di tranquillità, sia essa carnale o spirituale. Avvincente e meravigliosamente classica “A Face in the Glare”, minacciosa e con un refrain irresistibile la title track, mentre è un generatore di headbanging la poderosa “Skullseeker”. Pungente la tecnica su “War at the Edge of the End”, ricca di quella malvagità del metallo dei tempi d’oro “Coward’s Keep”, brano che tra l’altro ospita Jake Rogers dei Visigoth alle backing vocals. Un incrocio tra Black Sabbath e Metal Church emerge su “Worms of the Earth”, mentre la conclusiva “Banners of Arhai” abbraccia il doom e si rivela deliziosamente pesante! Con testi che toccano il doom, con riff che non ignorano thrash e speed metal, “Ravening Iron” vanta una produzione che definirei vintage… molto ottantiana, molto accattivante e trasudante un battagliero onore. Decisamente epici. Ma non è una tendenza epica eccessiva…. gli Eternal Champion non sono gli Hammerfall e non sono nemmeno i Manowar: gli Eternal Champion hanno una loro ben definita personalità, hanno uno stile distintivo e sono in grado di cantare inni epici e metallici con uno stile tutto loro!

(Luca Zakk) Voto: 8/10