copfatalimpact(Nadir Music) Terzo album per i norvegesi Fatal Impact, band heavy/power metal attiva fin dal 1995, ma decisamente poco prolifica (il precedente “Esoteria” è del 2012). Produzione non eccellente ma una certa verve per “Hidden in plain Sight”, canzone con interessanti aperture melodiche; in alcuni passaggi Jørn Øyhus canta come uno dei miei idoli, il texano James Rivera. Molto lineare e pulito, sullo stile di alcune cose dei Wizard, il power di “Too many Years”, mentre è fuori scala “Just a Memory”, che ha toni da gothic rock che stonano con il resto della scaletta. Si torna sul versante USA del power, quello corretto con un po’ di thrash, con “Manchurian Candidate”; atmosfere più ruvide, addirittura con un break d’organo, per “Way of the Witch”. Si arriva con un po’ di stanchezza alla conclusiva “Above and beyond”, che riutilizza elementi già assai presenti nelle altre canzoni. Onestamente non troppo esaltante questo “Cancel Life”: se vi stuzzica il raro binomio Norvegia/Heavy metal, consiglio i più dotati Cyclophonia.

(René Urkus) Voto: 6/10