(autoprodotto) Moniker un po’ nerd. Titolo… fin troppo nerd. Poi un’occhiata alla copertina e viene da pensare ad un qualche attuale progetto digitale, farcito di elettronica, perfetto beat per un lounge bar di tendenza, con una offerta di cocktails incredibile. Per fortuna la loro biografia, con simpatia, rivela come fu battezzata la band nel 2010: fu il mondo digitale il complice che fece incontrare i membri della band (cosa ormai comune al giorno d’oggi in qualsiasi ambito, ormai il web è usato per trovare amici, colleghi, compagni di viaggio, amanti occasionali e pure promessi sposi!). Fortunatamente bastano pochi secondi di musica, già con la prima delle nove tracce (più introduzione), per rendersi conto che i File Not Found non sono assolutamente un qualcosa creato da esperti di elettronica o guru informatici con sonorità altrettanto computerizzate, ma una band in carne ed ossa, con un sound organico, potente e totalmente lontano da reti, giga, matrici o computers all’ultimo grido! Il dissapore generato da nome, titolo e copertina forvianti si dissolve veloce offrendo spazio ad un rock pesante, curato ed energetico. “Legacy” apre tosta: tracce di groove metal, riff potenti, cantato tirato, melodie decadenti ma aggressive. “My Agony” è metal moderno: malinconico, nostalgico, profondo ed introspettivo tanto da farmi pensare, per qualche istante, ai Depressive Age. “Words Bite” è più pulsante e vanta un riffing contorto molto coinvolgente. Remotamente punkeggiante “Leave The Shit Behind”, oscura e tagliente “The Song Of Concrete Leaves Tree”, delicata ed ancora una volta oscura “Crisis”, tortuosa la conclusiva “Born”, dove si annusano dettagli un po’ prog e un po’ speed metal. Una prova molto valida: un metal che ha il sapore del rock alternativo… ma allo stesso tempo è un rock alternativo dalle innegabili cadenze pesanti, graffianti… metal, per l’appunto. Ma sembra sia un gioco al quale questo quartetto ama giocare: tutto è ambiguo, tutto è un tranello… dal nome forviante, al titolo canzonatorio, alla copertina ingannevole… fino al sound che suggerisce una impostazione e ne rivela un’altra… continuando ad invertire i punti di vista, con intelligenza e fantasia. E molta personalità.

(Luca Zakk) Voto: 7/10