copfimbulvet(Einheit Produktionen) Dai boschi della Turingia giunge il quarto disco dei Fimbulvet, il secondo a portare il titolo ‘Fuoco ghiacciato’ (“Frostbrand”). Come la regione tedesca da cui provengono, ancora selvaggia e rurale, i nostri sono rimasti del tutto incontaminati dalle ultime tendenze in fatto di battle/folk/pagan metal, e si ricollegano direttamente al sound di metà anni ’90. La titletrack mi ha un po’ stupito, perché si tratta praticamente di un black/thrash che ha solo qualche passaggio in clean di ispirazione pagan; nella successiva “Totenbeschwoerer” le due anime del sound, quella black e quella viking, mi sembrano meglio bilanciate. In questo senso il capolavoro del disco è “Uralt”: strofa epica, ritornello sporco e ronzante. Genuinamente vichinga “Hexenwerk”, mentre “Brüder im Geiste”, cantata interamente in clean, è il pezzo che ricorda maggiormente il Bathory più orientato su toni acustici. Il disco si chiude come era iniziata con la grezza e tirata “Gratwanderer”. Con una produzione migliore, il risultato finale ne avrebbe ancora giovato.

(René Urkus) Voto: 7/10