(Red Creek) Perturbator è noto per l’oscurità profonda del suo suggestivo synthwave, il percorso musicale che ha intrapreso dopo esperienze in alcune bands black metal. L’unione creativa con Johannes Persson dei Cult of Luna, porta a questo drammatico e crudele “Final Light”, nome della pubblicazione e pure nome di questa creatura concepita solo per questa occasione unica, tra l’altro portata anche dal vivo al Roadburn 2022. L’idea originale nasce proprio da Walter Hoeijmakers, direttore artistico del Roadburn, il quale chiese a James Kent di preparare un pezzo assieme ad un altro artista di sua scelta, per il festival del 2020… festival che alla fine non si tenne. James pensò subito ai Cult of Luna, band della quale è fan; certo, generi diversi, ma sia Perturbator che Cult of Luna, sotto sotto, cercano di creare atmosfere molto spesse e travolgenti… rivelando questa apparentemente impossibile, ma decisamente naturale compatibilità artistica. Esce fuori che pure Johannes ama la musica di James, tanto da assistere ad un concerto ed incontrare, finalmente, quello che sarebbe diventato il suo partner in questi Final Light. Da questo punto in poi, libero sfogo dell’arte: il synth minaccioso di Perturbator, la voce massacrante di Johannes Persson, dentro un irresistibile labirinto sonoro privo di qualsivoglia forma di luce, sia essa naturale o artificiale.

(Luca Zakk) Voto: 9/10