(Limb Records) Sono rimasto uno degli ultimi recensori al mondo a difendere a spada tratta le uscite Limb, ma ammetto di avere qualche difficoltà con i belgi Fireforce (e non è la prima volta). Il loro power spruzzato di heavy e thrash, che i nostri propongono qui nel loro terzo album, si rivela infatti decisamente canonico e prevedibile. I dodici brani in scaletta riservano poche o nessuna sorpresa. Tedesca nell’animo, e orientata sul power/thrash, la opener “The Boys from down under”, classica e più lenta “Fake Hero”. Poi i toni si incupiscono leggermente con “Oxi Day”; speedeggiante “Thyra’s Wall”, tozza e quadrata “The Iron Brigade”. “White Lily (Okthonik)” potrebbe far pensare ai Paragon o ai Mystic Prophecy, mentre sono gli Iron Savior il riferimento della spedita “Herkus Mantas”. La cover finale di “Gimme Shelter” dei Rolling Stones nulla aggiunge e nulla toglie a questa prova esageratamente di maniera.

(René Urkus) Voto: 5,5/10