copfolkstone3(Folkstone Records) I Folkstone non hanno certo bisogno di presentazioni: con un duro lavoro, esibizioni live sempre coinvolgenti, e innegabili capacità nel fare musica, i bergamaschi sono stati capaci di creare una base di appassionati gigantesca, e il loro quinto album in studio non tradisce certo né lo spirito né la qualità di quelli che lo hanno preceduto. I quattordici brani di “Oltre… l’Abisso” si godono, si ballano e fanno emozionare; tuttavia, se posso permettermi un appunto, mi sembra che stavolta i testi siano in media meno incisivi, forse meno meditati e musicali, e qualche composizione finisce per risentirne. Lungi da me parlare di un calo compositivo o peggio ancora di un passo falso, perché “Oltre… l’Abisso” è un signor disco; ma i Folkstone ci hanno abituato troppo bene, e quindi siamo portati a notare subito se c’è qualche piccola mancanza… Se “In Caduta libera” è briosa ed ha un bel testo da cantare, “La tredicesima Ora” vanta un approccio più folk e ‘garbato’, a testimonianza della capacità degli orobici di essere più o meno duri e tirati a seconda del contesto. Della bella “Respiro avido” avevamo già avuto una anteprima in “Restano i Frammenti”, mentre “Le Voci della Sera”, sono certo di non sbagliarmi, è un brano che Branduardi, naturalmente con i suoi arrangiamenti, avrebbe tranquillamente potuto scrivere. Ballabile “Nella mia Fossa”, ma poi “Soffio di Attimi” è la miglior testimone di quanto scrivevo in apertura, perché cominciare il pezzo con “Perché anche quando io non mi sopporto più/ Tu mi sopporti ancora” mi sembra una debolezza non degna della poesia cui questa band ci ha abituato. “L’ultima Notte” ha forse il riff più roccioso e metal che i Folkstone ci abbiano mai offerto; dopo la godibile cover di “Tex” dei Litfiba, la scaletta è chiusa dalla titletrack, che si abbandona a una malinconia abbastanza inconsueta per la band, ma avvolgente e densa di emozioni. Che posso aggiungere? Il mio disco preferito resta “Damnati ad Metalla”, ma i Folkstone, di questo potete essere certi, sono sempre sull’Olimpo delle band metal italiane.

(René Urkus) Voto: 7,5/10