(To React Records/Andromeda) In Italia il deathcore e le sue sfumature più melodiche hanno preso piede da qualche anno e spesso si riescono a sentire buoni prodotti. In questo caso si parla del buon debut dei Forgotten Tears, seguaci nostrani della suddetta corrente musicale, oltre ad essere anche ottimi esecutori. Bravi musicisti lo sono, ma è anche vero che eseguono al millesimo i canoni del genere, dimenticando magari di metterci qualcosa di proprio. Faust Quaggia è il cantante che…gorgoglia? ringhia? fa l’indemoniato? A dire il vero è difficile descrivere l’incredibile lavoro vocale che compie questo ragazzo con il suo timbro così gutturale e contemporaneamente graffiante. Le chitarre costruiscono schemi veloci nella modalità death/metalcore la quale risente di influenze svedesi e americane. I pezzi si muovono senza respiro, tra ritmiche fitte e i canonici pilastri del genere, ovvero i blast beats, i breakdowns e il groove. C’è qualche assolo davvero ben messo, ma se ne trovano pochi, e una batteria che non sbaglia nulla in questo sound che ha poche sbavature e cattura immediatamente l’attenzione. I pochi dubbi sono stati già espressi in apertura, resta da segnalare la presenza di Paolo Colavolpe, voce dei Destrage, nel brano “Thoughts Killed My Sleep” e il lavoro di copertina di Travis Smith, autore per Opeth e Katatonia.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10