(Trollmusic) Tuona dalla Svezia questo trio di blacksters, dalla regione Östergötland… terra natale di altri nomi noti, primi tra tutti i Marduk. Questa ‘voce dalla montagna’ è il secondo album della band, un disco ricco di black, ricco di pulsazioni, di quell’essenzialità sonora destabilizzante, poi intensificata da intelligenti quanto coinvolgenti idee melodiche. Fraseggi ripetitivi, spesso ossessivi, accentati da un drumming dal sapore tribale, specialmente su quei mid tempo quasi DSBM, poi resi irresistibili dal tremolo tagliente e da quelle linee vocali poderose, graffianti, disumane. Brani lunghi, corposi: su “Den Längsta Dagen” aleggia un’atmosfera drammatica, mentre l’ossessione di quella ritmica lenta crea vibrazioni profonde… prima di esplodere in blast beats farciti di melodia pungente, penetrante, quasi sognante. Sembra di esser tornati indietro di decenni con la favolosa “Uþarba Spa”, pezzo che alterna il mid tempo depressivo alla furia cieca, evolvendo poi in qualcosa tanto atmosferico quanto pregno di malvagità. Riff ipnotici e blast beats evocativi con ”Förlist”, mentre la title track esalta quei riff antichi, quasi lo-fi, lasciandosi poi andare ad un tremolo cinico, avvolgente… sadicamente epico. La lunga conclusiva e strumentale “Untergang” (‘distruzione’, ndr) esalta l’intero album, ribadendo i brani precedenti, offrendo una lunghissima, teatrale, drammatica ed ossessiva marcia verso l’epilogo, verso l’oblio, verso la fine assoluta. Brani profondi, con testi che parlano di filosofia, arte, ispirati dagli studi del vocalist Vafthrudner relativi alle antiche religioni di Uppsala… testi che in questo disco abbracciano il pensiero surrealista del poeta svedese Gunnar Ekelöf (1907-1968). Brani che esaltano la poesia con sonorità profonde, quasi tribali nella loro espressività indissolubilmente legata al black nordico. Se nel 2021 il black metal ha ormai definitivamente intrapreso infinite strade, essendosi suddiviso in infiniti sottogeneri, ecco che qui ed ora, proprio nel bel mezzo di questa epoca strana, i Fornhem riportano tutto alla supremazia dell’oscurità primordiale delle vere origini.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10