(Sepulchral Productions) L’ambient black metal di fabbrica canadese dei Forteresse produce il quarto album. “Crépuscule d’Octobre” è confezionato con una copertina piacevole, ma quella vegetazione che si inclina al colpo di una brezza inaspettata non lascia sperare in qualcosa di placido. Questo riferimento figurativo è teso a descrivere anche la musica, la quale però non si presenta splendida come l’immagine di copertina. “Le Triomphe des Douze”, che segue l’intro, e “La Lame du Passè” quasi non vogliono separarsi in due entità differenti, e “Mon Esprit Rôde Toujours” si distingue solo per il fatto che è giocata su un mid tempo. Il lavoro delle chitarre è semplice, e non è una critica negativa, ma la registrazione le ha talmente appiattite che “Crépuscule d’Octobre” si dimostra con poco mordente. Lo stesso giudizio si estende a “Enfants du Lys” e “Spectres du Solstice”, le quali però hanno un qualcosa in più da dire. I Forteresse sovrappongono tra loro atmosfere cupe, gelide e laceranti e ci riescono per davvero, ma è insostenibile riuscire ad entusiasmarsi su quelle sfocate chitarre . La sufficienza è solo per l’ottimo clima dimesso e spettrale che sono stati capaci di creare.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10