(Politur) Potenza. Tecnica. Precisione di esecuzione. Musicisti con grandi capacità. Intesa, ensemble compatto, efficace. Italia, Friuli. Area nota per aver dato i natali a musicisti del calibro di Turilli e Staropoli. Un’altra creatura. Progressiva. Potente. Pesante. Quintetto in grado di generare musica dura, mantenendo un’eccellente tecnica, una sublime melodia. L’ideale incontro tra progressivo e power. Queensrÿche e Dream Theater che si fondono. Album deciso, convincente nonostante sia il primo, il debutto, l’entrata in scena di questa band che esiste dal 2005. Qualche cambio di line up. Qualche festival, un po’ di esperienza, la convergenza alla creazione di questi nove pezzi molto ben strutturati, molto ben amalgamati. Un ottimo album. La struttura della canzoni è catchy, ma pensata con cura, resa importante grazie ad cantante di ottime capacità. Due simbolici esempi sono  “Ashes of Today” e l’energica “Say Goodbye”, composta da un bridge avvincente collegato ad un refrain fantastico, dove Daniel Marco esibisce qualità vocali di livello assoluto. Ancora una volta il prog/power italiano è la risposta a quella omogeneità che rischia di rendere questo genere ovvio e noioso. Complimenti.

(Luca Zakk) Voto: 7/10