(Rockshots Records) Dopo un lungo silenzio discografico tornano con il secondo album gli emiliani From the Depth, fautori di un power metal molto dinamico; rispetto al disco precedente, del 2011, la band ha cambiato praticamente tutti gli elementi tranne il singer ‘Raffo’ Albanese. Tastiere e chitarre moderne, ma un refrain ‘antico’ e tradizionalista per la opener “Immortal”, cui partecipa anche Giacomo Voli dei Rhapsody of Fire; nostalgica la coda strumentale di “Ten Years”, brano per il resto sia energico che melodico. I suoni elettronici prendono il sopravvento in “Streets of Memory”; “Forget and survive” è una fuga in doppia cassa, mentre culmine del disco è “Just Ice”, brano piuttosto lungo (quasi otto minuti) che passa da momenti acustici ad altri quasi extreme metal, a discapito forse di una unità complessiva. “Missed” è una agile cavalcata, la conclusione è affidata alla coinvolgente power ballad “Somewhere”, ben strutturata su un crescendo del cantato di ‘Raffo’. Buon power metal alla maniera italiana, in discreto equilibrio fra vecchio e nuovo.

(René Urkus) Voto: 7/10