copfrostagrath(Rigorism Production) Che suono hanno le dune del deserto? Che suono ha l’atmosfera che aleggia attorno alle piramidi? E quello che scorrere nelle acque del Nilo? Che suono produce tutto ciò? Black metal! Si, del devastante, freddo e apocalittico atmospheric black metal. Senza storie, è così. Lord Mist è egiziano e dunque lo è il suo progetto Frostagrath, presentato attraverso l’album “A Journey of Infinite Sorrow”. Chitarre ghiacciate, fredde, scheletriche, drumming elettronico, roba programmata e dunque anch’essa fredda come il silicio. La voce è un urlo sinistro e agghiacciante. Ciò è Frostagrath, una distesa di sofferenza, un pezzo dell’inferno, un ammasso di forze che impattano e il campo in cui ciò avviene sono composizioni dalla lunga durata. “The Passage of Helplessness” è tra i brani più primitivi, rarefatti e carichi di odio, ma si distingue anche “Screams of Dyng Souls”: tastiere e la voce di Lord Mist che appare come un vento malvagio. Un brano molto sinistro. Un sound piacevolmente nichilista. Un atto di pura evasione da ogni cosa. Da precisare che “A Journey of Infinite Sorrow” è del febbraio 2013 e a ottobre Lord Mist ha pubblicato un nuovo album, “Extinguishing the Flame of Life”.

(Alberto Vitale) Voto 7/10