(Autoprodotto) Senza contare i vari EP pubblicati e le divagazioni solo digitali, in meno di dieci anni giunge già al quinto album la one man band italiana di Andrea Milan. Decisamente creativo e prolifico, l’artista materializza un sound misterioso che inietta nel black metal tutte quelle sublimi divagazioni tipiche di blackgaze e dark ambient, mantenendo comunque forte un sentore spirituale che si diffonde in questa rappresentazione di un gelo siderale, dentro un violento stato di ipnotica catarsi cosmica. Tastiere grandiose e trionfali, riff letali e furiosi, growl penetranti e quell’eterea voce femminile che innalza misticamente l’intero lavoro. La delicata “White Limbo” e la graffiante“Starburst” mettono subito alla prova questa voce angelica, mentre pezzi come la bellissima “Ekpyrosis” aprono la visione verso ampie direzioni: black melodico, black atmosferico, post black, andando verso un crescendo tecnico impattante, con tendenze di ispirazione jazz, dando vita ad un brano decisamente sorprendente. Oscura e deliziosamente malinconica “Shrivel”, seducente la delicatezza di “Deus Sive Natura”, ancora una volta con la favolosa voce femminile. Riesce ad esaltare “Dysphoria”, destabilizza quel muro di tenebre decadenti della title track, un brano che guarda anche in una direzione ricca di tendenze dark wave. Divagazione artistica a base di archi, piano ed orchestrazioni con la strumentale “Il Volo Proibito”, prima dell’epilogo nostalgico di “Out Of Sync With The World”, brano ricco di inquietudine e rinnovata malinconia, con richiami ad uno stile tipico delle colonne sonore horror, perfetto per la chiusura di un disco con una tale intensità espressiva ed emozionale. Un mondo sonoro che abbraccia un vasto range di colleghi, da Alcest fino a Harakiri for The Sky, passando marginalmente anche per Lustre… oltre che per una miriade di dettagli appartenenti a generi non legati alla musica estrema.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10