(Osmose Productions) La Osmose Productions pubblica il settimo album di Funeral Winds, baluardo del black metal in Olanda. “Stigmata Mali” è intriso di melodia espressa attraverso motivi maestosi, ornato di blast beat usati senza eccessi perché i Funeral Winds nei pezzi creano diversi momenti e andature. L’opener “Open the Wounds” è fierezza e melodia con un’alternanza tra mid-tempo e blast beat, poi la successiva title track è un ulteriore esempio di due passi diversi nello stesso brano, per l’appunto blast beat feroci e oscuri e un low tempo marcato simile alla tradizione Darkthrone dei primordi. Il black metal degli olandesi è ruvido, scandinavo nei modi, tradizionalmente vicino al black metal dei primi anni ’90. Il resto dei pezzi offrono tutti due andature principali che si alternano, si distingue “Ferocious Revelations” per via del suo passo misurato, tenue, polifonie melodiche che offrono un tocco vagamente doom metal che poi cede il passo a un blast beat divorante in una cornice melodica piuttosto malinconica e oscura. Qualcosa di simile accade anche nella conclusiva composizione intitolata “The Bornless Forever” dove però l’atmosfera è mistero, inquietudine, tenebre.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10