(Crucial Blast) Funerary Call è la porta dell’abisso. Il progetto black ambient/experimental black metal di Harlow MacFarlane (di Vancouver) ritorna a dare voce agli incubi e i terrori dell’umanità, attraverso tre pezzi che, sommati insieme, arrivano a quasi 40’. Minuti fatti di dissonanze e distorsioni delle chitarre, ma anche di elettronica tenebrosa , violini e flauti. Un amalgama sonoro che somiglia ad un orrore che lievita pina piano dall’abisso più recondito dell’animo umano, diventando poi un sogno che mostra atroci scenari. Mette tensione, sprigiona paura  “Fragments From The Aethyr”, ma non si può non notare una logica strutturale interna sempre diversa dalle altre: “Libation” è un crescendo emotivo e sonoro in chiave noise, raggiunge un climax e poi va a sopirsi nuovamente. “Fragments” è una sequenza fatta di alti e bassi, ma tutto scorre con placida inquietudine e raggiungendo anche fasi che ricordano i più tenebrosi Pink Floyd dell’era “Ummagumma”, viste le atmosfere e le ombre che plasmano. “Transference from the Void” dura “solo” 9’ e 42”, ha l’aspetto di uno space rock/dark ambient crepuscolare che serve a dare voce a fantasmi che popolano territori inaccessibili, calcati solo dalle correnti più estreme del krautrock. La costruzione dei pezzi attraverso una ragionata intenzione, i suoni ibridi di elettronica e tendenza psichedeliche, la spaventosa sequenza di atmosfere in trance, fanno di questo nuovo ritorno dei Funerary Call uno spavento da doversi prendere per forza!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10