copFYRE(Flaming Passion Music/AFM/AUDIOGLOBE) Fyre!: band internazionale spinta dai media con una certa forza ed insistenza costruita attorno la figura di Alejandra, artista di origini Argentine, della quale vengono predicate capacità vocali e bellezza fisica. Insomma, apparentemente un’altra figura “costruita” del rock, come se fosse un prodotto di un qualche globale xfactor. Non a caso la band è freschissima (2013), anche se sembra che solo Alejandra sia la ragazza famosa, la ragazza che è emersa dal nulla per dominare il mondo . Dal nulla non lo so, ma emersa lo è sicuramente visto e considerato che questi nuovissimi Fyre! hanno fatto da supporter a Alice Cooper, Anastacia e Michael Schenker Group. Che poi siano meriti, tendenze pop o pay to play, resta il fatto che i Fyre! una certa visibilità ormai la stanno avendo. Comunque -e secondo la mia personale visione- che questa band stia facendo da supporter di Anastacia (nell’ultimo “Resurrection Tour “), non mi importa nulla. E che Alejandra sia “latina”, “esplosiva” e “bellissima” me ne frega ancora meno… Nel mercato odierno l’immagine è quasi tutto, e dire che qualcuno è supporter di uno famoso vuol dire tante, ma anche pochissime cose. Ma andiamo oltre: tolte le bandiere della propaganda, della pubblicità cosa resta? Lo ammetto, il mio atteggiamento un po’ snobbava la band, considerato il tipo di pubblicità diffusa. Certo, non siamo sui livelli di “rivelazione” predicati, ma “Missy Powerful” non è per niente male, si colloca se siamo ai confini dell’hard rock, ovvero un genere che potrebbe attrarre gente che con il metallo non ha nulla a che fare, ma le origini blues della cantante, la sua voce con una radice soul ed un songwriting intelligente che si concede ad inclinazioni pop ma anche a divagazioni più hard, confeziona un disco interessante, non sensazionale, ma sicuramente piacevole. La opener “We Are Here” è una cosetta pop senza pretese; certo, ben arrangiata, ben suonata, con le sue complessità (cosa comune nel genere, cosa che però vagamente viene messa in evidenza), ma non offre nulla di particolare. “Get The Hell Out” inizia a deviare più su un hard rock commerciale: coinvolgente, ben costruita, con la voce ed un singing valorizzati, arrangiamenti perfetti (il sax è stupendo, specie quando duetta con la chitarra elettrica). Carina (e commerciale) la power ballad “Moonshine”, mentre “No Happiness” -altra power ballad- è più compatibile con un pubblico più esigente in termini di sonorità heavy. Diretta e divertente “I Love To Rock”, così come “Crazy Little Woman” che aggiunge un tocco di piacevole sonorità southern. Introversa “27”, un pezzo con una certa dose di oscurità, un blues moderno, southern, tagliente, scenografico. Torniamo all’hard rock con l’ottima “Devil Is Me”, mentre c’è una improvvisa e piacevole divagazione punk con “Front Row Kids”. Piacevole e decisamente ben fatta la cover, ovvero la conclusiva “Stairway To Heaven” nella quale la voce di Alejandra si rivela molto adatta, confortevole, capace di generare emozione e sensazioni. Un piacevole album di rock. Non profondo o rivoluzionario, sicuramente adatto ad un pubblico vasto e non di parte, non specificatamente “metal”. Ma la ragazza canta bene, ha una voce forte… se mette in saccoccia un po’ di successo con i Fyre! forse potrebbe togliersi lo sfizio di fare un disco alla Doro dei vecchi tempi, facendo molto piacere a coloro -come noi- interessati a del sano heavy metal.

(Luca Zakk) Voto: 7/10