(Scarlet Records) In quindici anni di carriera i Game Over hanno espresso un solo verbo, quello del thrash metal. Un logo che ricorda vagamente quello dei Death Angel, è una traccia indelebile per i ferraresi, alfieri di un genere che non conosce flessioni nel passare del tempo. “Hellframes” appare come una fresca e disinvolta espressione della parola del suddetto verbo. Il thrash metal eseguito dai Game Over è vivace, non necessariamente marchiato di old style e semmai con la voglia di suonare fresco in ogni sua composizione di questo quinto album in carriera. “Path Of Pain” e le sue melodie dal pathos considerevole e di scuola Megadeth, “Count Your Breaths” e l’arcigna “Deliver Us” preceduta da una sorta di intro, “Attonement”, sono tra i pezzi più incisivi del lotto costituito da dieci brani totali. Anche “My World Dies Screaming” ha una sua certa valenza in scaletta e una menzione poi va proprio alla title track perché “Hellframes” con oltre otto minuti di durata, rappresenta la composizione più lunga e a suo modo audace e con la sua intro stile John Carpenter e una susseguente atmosfera tra i Judas Priest e il thrash metal.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10