(High Roller Records) I Gaskin sono una delle numerose band apparse sulla scena all’inizio degli anni ’80 con la prima ondata NWOBHM, e poi più o meno rapidamente dimenticate; i nostri ci hanno riprovato, ancora una volta senza troppo successo, nel 2000, e solo adesso danno alle stampre il proprio quarto full-“length”. Il quale, almeno a parere di chi scrive, farà sicuramente scendere qualche lacrimuccia ai nostalgici, ma neanche in questo caso spalancherà alla band inglese le porte del successo. “Edge of Madness” è infatti un disco abbastanza scontato, oserei dire stanco, senza nulla di particolare che non possa trovarsi ovunque in quest’epoca di revival ottantiano. “Damnation” ci presenta la band con un sound volutamente di nicchia, dove le keys hanno un certo ruolo nei solos e il mood è quello dell’heavy metal primordiale. Inglese fino al midollo “Heart like Thunder”, mentre abbiamo atmosfere patinate nella ballad “Wake up dead”. La potente “Lost and lonely” ha qualche giro di tastiera che ricorda addirittura il rock lisergico anni ’70, mentre la titletrack, posta in coda, esalta la parte più drammatica del sound. Sicuramente non tutto è da buttare, ma…

(Renato de Filippis) Voto: 6/10