(Magnetic Eye Records / Nuclear Blast Records) Emozionanti. Suggestivi. Intensi. Sono svedesi, appartengono al filone doom/psichedelico/stoner, solo che la loro genialità li avvicina sia al prog che a immense dimensioni folk, il tutto esaltato da una front woman, Emma Näslund, semplicemente strepitosa. Hanno già due dischi all’attivo, “Feberdröm” del 2020 e “Myriad” del 2022, ed ora che sono diventati un quartetto (è fuoriuscito uno dei chitarristi) ecco che questo nuovo mini in un certo senso ne evidenzia una nuova spontaneità, un nuovo libertinaggio creativo che loro qui definiscono come un patchwork di pezzi, più che una composizione mirata e costruita con l’obiettivo di pubblicare qualcosa come un disco. ”Lion’s Thorn” apre epica e atmosferica, evolvendo in senso etereo, distorcendosi, ingrandendosi, elevandosi sopra ogni cosa con uno stoner graffiante glorificato da quella voce fantastica. Più rock, più diretta, sicuramente minacciosa, anche se tutt’altro che prevedibile, “Heavy Lord”; irresistibile e super provocante “Ten Of Twelve”, introspettiva, contorta, labirintica e misteriosa la conclusiva “Elastic Sleep”. La versione giunta in redazione (ovvero l’equivalente di CD e vinile), inoltre, comprende anche il brano “Sömnen & Febersvan” tratto da “Live Session at MonkeyMoon Studios” uscito nel 2023, un’esecuzione immensa, per undici minuti ipnotici e profondamente spirituali. Suoni tanto surreali quanto terreni e carnali, suoni che alterano la mente oltre che stimolarla energeticamente. Suoni che avvolgono. Suoni che catturano. Suoni che imprigionano dentro una dimensione che fa riflettere sul concetto del tempo e sulla fondamentale questione relativa a cosa sia reale e cosa vivi solo dentro l’immaginazione, una sensazione profonda che permea tutte queste suggestive canzoni.

(Luca Zakk) Voto: 9/10