(Ataman Productions) Loro sono il male. L’esaltazione del male. La risposta alle menti libere che pensano. Sono il seme delle tribù, la perdizione oscura, i guerrieri, gli sciamani e i re. Sono i vendicatori. Vengono dalla polonia, sono la seconda deviata personalità degli Stillborn. Sono estremamente oscuri, perversi, dannati. Suonano un black viscerale, devastante, senza compromessi. Sono fedeli alla propria cultura ed alle proprie origini. Predicano il loro messaggio nella loro lingua madre, la quale suona tetra, inquietante, viscerale. La produzione del disco è grezza in modo tale da generare un suono marcio, ma anche precisa ed efficace nel trasmettere ogni singolo micidiale riff, il quale squarta l’ascoltatore come una falce che miete vittime. Ognuna delle canzoni è preceduta da una traccia ambientale, suoni, atmosfere, passi, il tutto perfettamente concepito per gettare il cadavere dell’ascoltatore nella brutalità della canzone che segue. Un concetto quasi cinematografico, che trasporta e rapisce. “Nienawi”, “Zrada”, “Rondle Wojny” e “Prawo Do Wojny Moim Jest” tra i capitoli più crudeli. Assurda e deviata “Agonia Dna”, che si sposta sui livelli del maestro Burzum. Un album coinvolgente, devastante. Un black puro, vero, estremamente ben concepito. Veloce, ma senza risultare confuso. Un grande lavoro da parte di questi musicisti ricchi di creatività e idee. Il portale riportato nella copertina invita a entrare in un mondo strano, marcio, malsano, dal quale è quasi impossibile scappare.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10