(Osmose Productions) Il sano black metal di Trondheim, offertoci da una band degnamente black metal ancora in circolazione sul suolo norvegese. Gjendød sono una visione raw del black metal, nonostante lavorino il proprio materiale in studio con piglio moderno e dunque dando infine spazio a tutti gli strumenti affinché arrivino all’ascoltatore senza insabbiamenti. Persino il basso tuona in maniera percepibile, mentre le chitarre sono gelide, affilate, con una batteria che sospinge il tutto in maniera nervosa. In circa quarantadue minuti i Gjendød sparano colpi di anticristianesimo, caricando a testa bassa durante il primo terzo dei pezzi che formano “Svekkelse”. Quella fase è decisamente più cruda, poi però arrivano anche momenti in low tempo, come in “En staur i hjertet” che è un valido momento d’atmosfera con quel basso che armonizza di fronte alle chitarre. Anche nel caso di “Likvekkelsen” si assiste a un passaggio modulato, mentre un atteggiamento più costruito, meno irruento, maturo e articolato arriva con “En elv av kjøtt”. Questa è la composizione migliore e forse perché la band osa oltre gli schemi abituali. Carbura in maniera spartana la band al principio di questo nuovo album, poi tutto sembra andare verso vette interessanti.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10