(Crucial Blast) Credo che io e Mories aka Ganw Their Tongues, siamo nuovamente su posizioni diverse. Dopo “L’Arrivée De La Terne Mort Triomphante” arriva “con frusta e sangue, veneriamo l’oscurità”, ovvero “Per Flagellum Sanguemque, Tenebras Veneramus”. La copertina e tutto il booklet sono fantastici: riassumono quella che è una messa nera alla quale presenzia il Diavolo in persona. La grafica a metà tra il vintage e le fotografia spiritica, restituiscono un senso d’inquieta malvagità e di empio abominio. Il contenuto è identico (a quello della copertina) ma è sempre lo stesso (di sempre): raffiche spettrali, noise, atmosfere tenebrose, dark ambient, incubi sonori, synth. Tutte cose piacevoli, in fin dei conti, ma completamente spostate verso il dark atmospheric, di conseguenza povere nell’offrire il contributo di chitarre distorte e di una batteria martellante. Qualcosa del genere la si trova in “Urine Soaked Neophytes” e “Fallen Deities Bathing In Gall”, dove percussioni (elettroniche o nate da un software) danno un ritmo alle orchestrazioni e alle torturate cacofonie. Questo significa Gnaw Their Tongues ed io non posso certo chiedergli di essere altro, ma desiderare che Mories proponga elementi di rottura al magma infernale e demoniaco, veicolato nei suoi album è legittimo. Le atmosfere sono una colonna sonora dell’abominio, ma la musica, così come in precedenza, non riesce ad essere anche altro. Scoprire che le prime tre canzoni sono concettualmente simili alle ultime tre, non fa un favore all’album. Inquietante, ma non eccessivamente variegato, perfetto solo (ancora una volta) per chi ascolta dark avantgarde ambient e diavolerie simili.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10