copGOATSEMEN(Hells Headbangers/Kvlt Records) I Goat Semen hanno fatto la loro gavetta, questo dobbiamo riconoscerglielo. Attivi infatti fin dal 2000 sono passati per due demo, svariati split e ben due album live per approdare in definitiva a queste otto canzoni (più intro), sono il risultato di un lavoro di composizione cominciato nel 2002, registrato solo dieci anni dopo, mixato l’anno successivo e uscito l’anno seguente. La line up, a conti fatti, è risultata abbastanza stabile negli anni e ha visto avvicendarsi più che altro diversi chitarristi (cosa volete, in quindici anni ne succedono di cose, pure la morte di uno dei membri…). Il risultato? Diciamo pure che cantare in lingua madre (lo spagnolo) non ha fatto altro che accentuare il carattere underground del combo, ma di sicuro possiamo dire che i Goat Semen hanno della personalità. Intendiamoci, il black oltranzista non lascia molto spazio alle innovazioni, ma dopo un’intro atmosferica che non lascia molti dubbi si comincia con “Holocausto”, traccia veloce e breve, di scuola Horna per intenderci. Il suono risulta marcescente al punto giusto e pure la seguente “Genocidio” non ci riporta di certo in lidi più allegri. Inaspettatamente ritroviamo degli spunti death, con strutture ritmiche meno immediate e dirette. Con “Warfare Noise” i sudamericani omaggiano in tutto e per tutto i Marduk e con “Revelaciones” si può continuare ad apprezzare la struttura Death di alcuni pezzi. Con i due brani seguenti si torna a navigare su acque decisamente più nere e pestifere, fatte di Black veloce intramezzato da piccole parentesi atmosferiche che fanno pensare agli ultimi Watain. Con “Hambre” si vanno ad esplorare territori quasi Doom e leggermente Black ‘n’ Roll. Si chiude la litania luciferina con la titletrack, una dichiarazione di intenti fin dal titolo. Veloce, serrata, senza respiro è praticamente la summa di una release che non può passare inosservata. Il lungo lavoro di composizione si sente tutto: poche tracce, ma convincenti dalla prima all’ultima nota, senza riempitivi. Certo il paragone con i connazionali e più blasonati Anal Vomit è obbligatorio, ma al momento il confronto non può che premiare i Goat Semen. Magari una capatina live in Italia…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10