(Purity Through Fire) I Goats Of Doom sono un’espressione sopra le righe del black metal. Innanzitutto sono finlandesi e per tanto debbono avere ben assorbito la follia dei loro conterranei Impaled Nazarene. Non che i Goats prendano musicalmente a piene mani dai loro illustri ‘antenati’, concettualmente però si avvicinano in maniera smaniosa e ardita proprio a quell’essere sopra le righe. In “INRI” prevede il black metal con una sua discreta dose di punk. Sommando i due elementi al pagan e al folk, si ottiene un lavoro dirompente che alla lunga purtroppo non regge le aspettative iniziali. I suoni sono molto compressi, la produzione non è proprio delle migliori, però la band scorribanda tra i pezzi in una maniera disinvolta e a tratti coinvolgente. Pur tuttavia l’album non ha una sua continuità e vive di fiammate, di situazioni magari estemporanee e di una livella stilistica a volte sbilenca. Se da un lato i finnici appaiano meno canonicamente black metal, in una versione meno fredda e classica rispetto al passato, dall’altro il rendere variopinti i pezzi crea un evidente disequilibrio sulla distanza. “INRI” può rallentare la sua spietata avvenenza, perdendosi in situazioni poco accattivanti o magari ripetitive. Ridondanti! In definitiva nell’album i Goats Of Doom manifestano una loro spietata e scanzonata attitudine, i cori poi aumentano quel lato goliardico, fotografando bene il DNA della band. Allo stesso tempo e sempre sulla distanza nella resa di “INRI”, i Goats non convincono nell’essere concreti nei propri mezzi.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10