(Crazysane Records) Un album non del tutto strumentale quello dei Goblyns, infatti su dieci pezzi primeggia proprio la parte strumentale e solo pochissimi pezzi sono corredati da un cantato. Il trio del Sud Africa si cimenta in un funk-jazz fusion con diversi tocchi psichedelici, prog e soul. “Three Sisters” porta con sé elementi di world music, reminiscenze degli anni ’60 e ’70 del rock, ovviamente dosi di groove e tutto fiorisce in maniera rigogliosa. I Goblyns enunciano uno stile che sulla distanza paga pegno al concetto di jam session, ciò vuol dire che qualche brano di “Three Sisters” pur con un suo sviluppo sempre brillante, non è sistematicamente accattivante quanto altri. Doveroso però precisare che il dinamismo, la sagacia e la volontà di avanzare senza prefissarsi schemi definitivi, portano all’ascolto di un blocco musicale variopinto, arioso e intraprendente.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10