(SG Records) Il triestino Garbiele Pala arriva con “The War Is In My Mind” al suo terzo album, dimostrando di avere sempre più una guerra nella sua testa! Ironia a parte il virtuoso della chitarra – una BassLab realizzata con materiale composito risonante- costruisce funamboliche escursioni delle dita sulla tastiera delle chitarra, le quali si sommano e si inseguono come racchiuse in un mondo proprio. “The War Is In My Mind” non è di facile assimilazione, le melodie contenute spesso si liquefano attraverso le scale, gli sweep e tutte le altre diavolerie. Forse è per questo che “A Million Random Digits” si pone subito in evidenza tra i brani, in quanto provvista di una chitarra dai toni semplici e con delay e in sottofondo dell’elettronica spaziale. L’elettronica costruisce tappeti che si fondono con le melodie arcane e atemporali della chitarra e i ghirigori del chapman stick. Le melodie sinistre e surreali si ritrovano in, per citarne alcuni, “Aragonite Sea”e “XPT3”, brano in sintonia con la fusion. “G1S Transition” poggia su tempi (programmati) sincopati e improvvise percussioni, rivelandosi un pezzo istrionico. “The Cathedral Of Incarnation”si sposta più sul metal, e “Blindness” è uno dei brani più “fruibili”, probabilmente non l’unico, vista la chiusura di “(Dead ) On the Road” con Stian Culto, ex Mayhem, alla voce. Dopo numerosi ascolti chi scrive è arrivato alla conclusione che Pala potrebbe lavorare su una semplificazione e una maggiore fruizione delle sue opere, in modo da renderle più universali. E’ un peccato che lavori come “The War Is In My Mind” sembrino release per adepti della sei corde. E’ questa l’unica critica, per il resto il talento di Pala non si discute e lo stile personale è ben radicato.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10