copGOST(Blood Music) Niente metal. Se siete dei puristi, passate alla prossima recensione. Grazie. Se siete curiosi, se siete ascoltatori di ampie vedute, se vi manca qualsiasi cosa apparteneva agli anni ’80, allora forse GosT vi può coinvolgere. Electro rock, 100% retro, estremamente anni ’80, tutto synth ed atmosfera. Tonnellate di ritmo. Schifosamente ballabile.. Nessuna chitarra. Colonna sonora per film dell’orrore o per notti trance a base si droghe e pazzia. Groove immenso. Melodie tetre e coinvolgenti. Fuori moda. Fuori tempo. Fuori di testa. Ci sono i confini del black atmosferico, senza una sola traccia di black. Ci sono i tempi moderni, restando in un futuristico passato. C’è un perverso gusto per il male, per il sangue, per il demonio. Hail Satan! Anche la copertina -fatta a mano- è fuori contesto, superbamente LOW-FI, a cavallo tra una cover di death metal underground serie B e un fumetto horror-erotico che ammucchia polvere sullo scaffale di un vecchio negozio all’angolo. Perfetto per lo sballo. Per il sesso. Per un viaggio nel tempo. Per le droghe. Per l’esaltazione ed il culto di un momento storico unico per quanto riguarda mode e tendenze. Fusione completa della mente. Sballo. Goduria. L’assenza totale di metallo è una fonte inesauribile di concetti, estratti di concetti, che il metallo ha usato, abusato e glorificato.

(Luca Zakk) Voto: 8/10