(Century Media Records) Il mondo elettronico di GosT è un universo synth wave oscuro, graffiante… tanto suggestivo quanto aggressivo, materializzato da un’anima senza pace alla continua ricerca di confini sonori invitanti, sempre deliziosamente tetri. Certo, il metal in senso stretto, in qualsiasi variante, non risiede nell’arte di questo progetto… ma non dimentichiamo che GosT è stato anche supporter dei Mayhem, e questo evidenzai un sound maledettamente compatibile con l’universo privo di luce del metal estremo. L’artista dietro questo moniker, James Lollar, ormai ha imparato molto in otto anni di carriera, tanto da essere in grado di processare elettronicamente qualsiasi influenza o spunto musicale: ecco quindi che “Rites of Love and Reverence” è anche violento, ricco di voci spettrali ed estreme, arricchito dall’impostazione dark wave delle linee vocali dominanti… ma anche devoto a tendenze dark industrial, post industrial e pure post punk. Quasi un invito ad un rituale “Bell, Book and Candle (feat. Bitchcraft)”, si scatena l’industrial sulla favolosa “Bound by the Horror”, epoche artistiche che si sovrappongono con l’irresistibile “The Fear”, un brano che strizza molto l’occhio alle colonne sonore dei film horror degli anni ’80. Dark rock elettrificato con la trascinante “A Fleeting Whisper”, mentre trovo ipnotica e gloriosamente ottantiana “We are the Crypt”… quasi una hit dark wave sepolta nel tempo e finalmente dissotterrata da James. Liturgia e dark rock pungente, assolutamente ricco di groove, su “Blessed Be”, un digitale meravigliosamente glaciale si diffonde con “November is Death (feat. Bitchcraft)”, fa capolino un’ipotesi di metal estremo con la sconvolgente “Embrace the Blade”. Spiriti e tombe dimenticate con la coinvolgente “Coven”, prima della conclusiva ”Burning Thyme”, un pezzo malinconico, capace emanare una tristezza tanto immensa quando mistica. Caos, mondi distopici, un futuro crudele, freddo e misterioso… in perfetto contrasto con i testi, sostanzialmente orientati alla stregoneria, alla caccia alle streghe, alle donne che nel corso della storia sono state vittime di questa violenza ingiusta… il tutto affiancato ad un pauroso confronto con il mondo di oggi… con quella pazzia sempre pronta a dilagare scatenando una nuova caccia alle streghe, ancora una volta fondata su intolleranza ed incomprensione, sulla totale mancanza di rispetto. Dietro una copertina di Nona Limmen, “Rites of Love and Reverence” è seduzione e allontanamento, provocazione ed impedimento, attrazione e repulsione… concetti opposti che convergono in un caleidoscopio di malinconia, energia, rabbia, grinta, odio e imperscrutabile amore.

(Luca Zakk) Voto: 8/10