(Blues Funeral Recordings) L’assolata Arizona genera una band che da diverso tempo suona un doom acido e possente, misterioso e imponente. Loro sono i Goya di Phoenix, un trio che vede il chitarrista e cantante Jeffrey Owens, il batterista Marcus Bryant e CJ Sholtis al basso. Un trio che domina il proprio spazio creativo con queste cadenze lente, pesanti ma imperiose e con la chitarra che si adagia su riff enormi, potenti, solenni nel complesso e rinforzati dal fuzz, con assoli però lisergici vestiti del wah wah. Blocchi enormi, i riff, lame affilate i solo, mentre il basso alimenta l’ampiezza, l’enormità di queste atmosfere calde, acide, stranianti, malinconiche. Sono tutto e sono al contempo una fiumana che avanza senza essere impetuosa, ma inglobando fatalmente ogni cosa che trova sul proprio percorso. I Goya hanno registrato “In the Dawn of November” ai Soundhouse Studios di Seattle con il mostro sacro Jack Endino, ovvero il produttore dei Soundgarden, Nirvana, Babes In Toyland e via dicendo. “In the Dawn of November” è un lavoro monolitico, senza spigoli, possente e fiero della propria natura inscalfibile.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10