copgracepoint(Autoproduzione) Un album nel 2000 e uno del 2016: i Gracepoint, dal Minnesota, non vanno certamente di fretta! I nostri si avvalgono della produzione di Neil Kernon e ne esce un disco che, per quanto abbia poche possibilità di farsi notare sul mercato (esce peraltro solo in digitale), è più che dignitoso. L’inizio è aggressivo con “Animal”, brano che non può non far pensare alle spigolosità dei Symphony X; e anche i virtuosismi di “Spider” vanno nella stessa direzione. Ma i nostri sanno anche seguire altri percorsi, dato che “Full Circle” è un brano alla Nevermore e gli oltre sei minuti di “Somber” si mantengono su velocità più basse, coinvolgendo ugualmente l’ascoltatore. Brano migliore della scaletta è certamente “Bittersweet”, dove si incontrano le due anime del sound, quella hard e quella più ‘adulta’; la conclusiva “Echoes”, con interessanti scorribande strumentali, sfuma nella godibile coda acustica “Moon”. Per chi ama il progressive/power metal, il materiale c’è.

(René Urkus) Voto: 7/10