(Napalm/Audioglobe) Ep, dvd live, doppio cd live, compilation, ep. Che i Grave Digger fossero a corto di ossigeno lo sapevamo un po’ tutti, ma adesso non si sta esagerando? Per saggiare il gradimento del pubblico in attesa del prossimo full-“length” a fine agosto, Boltendahl e soci danno alle stampe un altro prodotto non indispensabile che si compone in tutto di sei brani. Il singolo, siamo onesti, non è proprio niente di che: pomposo ma non incisivo, ha un giro che sa troppo di già sentito. Paradossalmente convince di più la quadratissima “Rage of the savage Beast”, molto vicina a certe cose dei primi Hammerfall, mentre “Metal will never die” (questi due pezzi NON saranno sul nuovo disco) è il classico inno autocelebrativo senza infamia e senza lode. Completano il package tre canzoni dallo show per il trentennale tenuto a Wacken nel 2010 (quindi che tutti i fan già conoscono, essendo inclusi nell’ultima fatica live, “The Clans are still marching”): l’unica notizia da segnalare è che su “Heavy Metal Breakdown” Bolthendahl arriva ormai a corto di voce e capacità polmonare. Speriamo bene perché i segnali non sono affatto incoraggianti!

(Renato de Filippis) Voto: SV