(autoproduzione) Gradevole proposta dei torinesi Grave-T, autori di un debut album pregno di energia e di un variegato hard rock-stoner. La matrice stoner è predominante, ma la band sfuma a ripetizione nei prezzi, sia verso il versante hard rock appunto che verso il punk, l’heavy e il rock più puro e selvaggio. Dieci canzoni divoranti, vere, attraversate da melodie, sorrette da un duo ritmico dinamico e operoso, composto da Davide Paparella alla batteria e Alessandro Ferrari al basso. I riff della chitarra a volte vanno un po’ sotto alla linea degli altri strumenti e a quella vocale, di fatto il missaggio di “Silent Water” non convince del tutto. Resta comunque della musica che emerge e accompagna l’ascoltatore inondandolo di energia. In questo dinamismo, compositivo e musicale, si distingue anche il lavoro vocale di Marco Magnani che aggredisce le strofe o le narra con trasporto secondo i livelli d’intensità raggiunti dalla musica. Ferrari e il chitarrista Nick Diamon partecipano ai cori. Piace la title track, molto grunge nei toni, accattivante. Trascinante “Human Impact”, non la sola a esserlo, oppure “Era Horizon” e “Wonder”, giusto per citare qualche canzone di un contesto in cui nessuna delle dieci sfigura. Album onesto nella sua semplicità, nonostante poi dimostri un buon grado di arrangiamento e delle canzoni che risultano complete e ben rifinite. Canzoni che si ascoltano placidamente, spensierate, energiche e rock. Questo l’aspetto primario di “Silent Water”, il suo essere ‘easy’ e al contempo ben pensato e suonato.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10