(Svart Records) Dopo vari ascolti, ancora mi chiedo -nonostante una mia certa apertura mentale- cosa sia questo disco. Mancanza totale di musicalità. Rumore senza essere noise. Certo, l’oscurità non manca… e pure il concetto psichedelico, black, stoner e drone. Ma veramente siamo oltre il concetto musicale, siamo dentro una libera e personalissima interpretazione di suoni e rumori. E rituali. Poco conta che in questa band militi niente meno che Attila Csihar … si proprio quello di Mayhem e Sunn O))). Poco conta che ci siano Oren Ambarchi e Stephen O’Malley, dei Sunn O))) stessi. L’esperienza sonora è avvincente, strana, catartica ed ipnotica. Ma musicalmente qui c’è molto poco di fruibile. Una perfetta colonna sonora per qualsivoglia orrore… ma non certamente il disco da mettere sel piatto ai fini del puro ascolto. Nemmeno per fare le faccende domestiche, tuttavia. Peccato. Una versione astratta e contorta di Sunn O))). Ma forse troppo astratta, troppo contorta.

(Luca Zakk) Voto: 5/10