(Satanath Records) Settimo album e nuova etichetta per Angel Chicote (Mass Burial, Ad Nebula Nigra e altre band ancora) e Raúl Weaver (anche lui nei Mass Burial, oltre a Mistweaver e altre band). Multistrumentista e iniziatore del progetto il primo, poi raggiunto da Weaver, cantante, gli iberici creano una brillante sintesi tra death, doom e una approssimativa idea di atmospheric metal. Come dei Triamat meno visionari, come dei Paradise Lost più acerbi, come dei Crematory più ruvidi… Sono insomma la sintesi e la prosecuzione di quel discorso nel quale si vuole portare il metal a livelli melodicamente eccentuati e pur presentando suoni solenni, possenti, marcati e dunque metal. Il duo spagnolo resta prevedibile solo per come delinea i pezzi. Quanto udito già nelle battute iniziali di ogni composizione sarà quanto si sviluppa fino alla fine di esse, salvo per una o due variazioni strutturali o melodiche. Ogni brano però ha un suo carattere, un suo essere, un suo modo di proporsi con i Graveyard Of Souls che si dimostrano più vicini al gothic-doom oppure a un melodic metal e sempre con influssi atmospheric. “Infinity Equal Zero” è un flusso andante che presenta melodie sempre diverse tra loro nonché assoli di chitarra e armonizzazioni che rendono i poco oltre cinquanta minuti un percorso melodico dal senso compiuto e con un suo valore pur mostrando qualche lungaggine sparsa nei pezzi.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10