(Signal Rex) I Grigorien sono un trio danese che, dopo qualcosa come quindici anni di gavetta, sono finalmente approdati al loro primo vero e proprio album, dopo una sfilza di demo e alcuni split. Il risultato, quindi, doveva a mio avviso sobbarcarsi una quantità piuttosto alta di aspettative, se non altro perché in tre lustri un artista dovrebbe aver ormai chiari direzione e stile della sua musica. In effetti, questo è successo: i Grigorien hanno dato alle stampe un esordio coi fiocchi, che non può non mettere d’accordo un po’ tutti, dai puristi del black sotterraneo a quelli più avvezzi alle frange meno ortodosse della musica nera. In poco più di mezz’ora dieci brani (esclusa l’intro) diretti, senza troppe forzature stilistiche, brevi e concisi quanto feroci e rabbiosi. Il black proposto è puro nero vecchio stile, senza assoli propriamente detti, senza troppe lungaggini, senza nulla che possa distrarre dalla sfuriata messa in musica. Niente virtuosismi, solo cattiveria, per un album che rischia di diventare una delle cose più dure che potrete ascoltare da qui al 31 dicembre…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10