(Deformeathing Production) Un sound moderno, pieno, curato e con uno stile variegato, senza però eccedere o uscire fuori dalla propria direzione di stile. I polacchi Grin realizzano il primo full length con una certa maestria. Non una band di debuttanti i Grin che arrivano a noi attraverso gli anni dagli albori dei ’90, con diverse vicissitudini interne e dei demo, poi un EP nel 2016 e nello scorso novembre il momento di “Gnosis”. Album che rinverdisce i fasti del groove metal, metabolizzato col thrash metal ovviamente e accenni death metal. Una commistione personale di qualcosa che implementa Voivod, “Burnt My Life”, Prong, “Mental Hole, e Corrosion Of Conformity, oltre alla tradizione dei Coroner che sembra serpeggiare nelle pieghe degli arrangiamenti. Eppure i Grin sono loro stessi, non lasciano margini al già sentito, si inerpicano su percorsi che hanno tracciato, pensato e delineato. Una band dal valore proprio notevole, fresca di potenza, aggrappata a melodie non facili ma nette. Il groove è una forma pulsante e viva. La pesantezza del sound non è data solo dalle ritmiche o dal riffing insistito e stoppato, anche da sequenze piene e dure che si alternano creando nei pezzi ulteriori variazioni. In “Gnosis” ci sono solo trentasei minuti di fiera, potente e solenne maestosità thrash metal, venati da un elettrizzante modo di suonare.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10