(Goatowarex) In questo split quaranta minuti circa di musica malsana allieteranno le orecchie dei blackster più esigenti. Gli americani Grógaldr si fanno promotori di un black violento dal suono davvero poco comprensibile, più adatto ad una cassetta analogica che ad un CD. Tant’è che le tracce scivolano via che è un piacere, esempi di un black underground che deve rimanere dov’è. Ossia sotto terra, per sopravvivere senza contaminazioni. Gli australiani Kommodus invece cambiano registro, virando leggermente su un doom che allunga leggermente le tre tracce proposte, pur rimanendo nel territorio black. Un’accoppiata vincente, due lati diversi di uno stesso genere musicale dalle molte facce.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10