copgyspsychiefg(Pitch Black Records) Esattamente un anno fa ebbi il piacere di recensire “It’s a Walk in the Mist” dei canadesi Gypsy Chief Goliath. Freschi di un nuovo contratto discografico, e puntuali come la morte, i sei rockers tornano con questo nuovo disco. Con un evidente -e sfacciato- passo in avanti rispetto al precedente disco, si lanciano su un rock che più di prima trova le sue radici sullo stoner, senza mai dimenticare il legame con il blues, con il southern, ancora una volta ben amalgamati, ancora una volta celebrati con sonorità poderose, spesso condite da stupende melodie di armonica (uno dei sei membri si occupa SOLO di questo strumento). La potenza del suono che esce dalle casse è garantita da ben tre chitarre, e dalla voce sporca, brutta, cattiva e fumosa di Yeti. Registrato interamente in analogico, “New Machines of the Night” riesce ancora una volta a sparare un crossover di stoner e blues, di suoni sudici e melodia, di riff spacca tutto e teorie sonore che esaltano la componente blues in maniera sublime. “Got No Soul” è impossibile da dimenticare. Fantastica la melodica “Secret Liaison”. Assalto frontale con pezzi come “Uneasy King” e “St Covens Tavern”, mentre molta melodia bluesy su “Busting the Avenue” e “Dirt Meets Rust”. Si confermano i Gypsy, si confermano e continuano il loro percorso personalissimo, originalissimo e molto ben riuscito. “New Machines of the Night” supera il precedente lavoro, dimostra più esperienza, più affiatamento, ed il risultato è decisamente qualcosa di pesante!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10